Riformare l’immagine pubblica della scienza, smitizzandola e umanizzandola come cultura del fallimento e della ricerca inesauribile, grazie al parallelo con i metodi dell’arte.
Rinnovare empatia e fiducia tra cittadini e scienziati, contro il virus del sospetto, per la partecipazione al sistema salute in un clima di comunità e di interdipendenza.
Informare sullo stato dell’arte biomedica e sui vantaggi di una cultura della salute in termini di risparmio di sofferenze e di denaro.
Art. 33 Costituzione italiana: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
Idea: riunire le due più libere imprese umane, l’arte e la scienza, in una sola cultura orientata alla salute nel senso più ampio.
Come? Un format crossmediale che racconti in parallelo la vita e l’opera dei ricercatori della scienza e di quelli dell’arte.
Chi? MiC, MUR, Novartis, Rai, ricercatori e artisti, teatri, influencer, citizen scientists, per raggiungere il pubblico più ampio possibile.
G. MELANDRI
A. PALMIERI
D. RAMPELLO
M. BELLEZZA
E. TASCIOTTI
G. VOLPE
L. SOSSELLA
A. IDÀ
S. DIANA
I forti cambiamenti tecnologici e scientifici, anche in ambito salute, hanno fatto avvertire in molti paesi l’esigenza di un sostegno di competenze scientifiche a supporto dei decision makers.
USA con l’OTA, UK col POST, la Francia con l’Office parlementaire d’évaluation des choix scientifiques et technologiques, il Bundestag con il TAB, ed il Parlamento Europeo lo STOA
L’emergenza pandemia, e nuove condizioni nazionali e sovranazionali pongono alle istituzioni (Parlamento e Governo) l’esigenza di collegamento stabile con il sapere scientifico.
L’esigenza di un Organismo di Valutazione delle Scelte Tecnologiche e Scientifiche è stata proposta da una petizione organizzata da #scienzainrete nel 2019.
L’esperienza del VAST (Comitato per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche) presso Presidenza della Camera, ne conferma la necessità.
Attori: Parlamentari, Responsabili delle Commissioni . Uffici del Parlamento, Stakeholders: esperti di alto livello, in diverse materie scientifiche non solo italiani, ricercatori e studiosi. In modo permanente o anche su progetti.
B. LORENZIN
G. ANSALONE
A. LENZI
D. DONETTI
V. PANELLA
G. CILIBERTO
S. CERBARANO
L’Academy per i professionisti della salute.
Online: aggregazione, gestione e erogazione di programmi formativi.
Sul territorio: rete distribuita di centri promotori dei – e aderenti ai – programmi formativi.
Flagship project nazionale incentrato sull’investimento educativo in innovazione sanitaria e digital health.
Offerta specifica sull’innovazione, proveniente da più provider accreditati.
Progetto aperto a tutti i potenziali education provider attestati, per includere e valorizzare le positive esperienze già realizzate, in un’ottica comprensiva e modulare.
Impostazione centralizzata nella coerenza della risposta alle esigenze formative, decentralizzata nell’aggregazione di proposte provenienti da diversi attori (pubblici e privati, territoriali e ospedalieri) interessati;
Discente al centro con l’opportunità di strutturare un learning path sulle skill specifiche per l’innovazione corrispondente al proprio profilo professionale, con visibilità sui gap da colmare.
Accesso dinamico e profilato in base alle diverse personas (discenti, in primis personale sanitario operativo e poi anche studenti universitari o di corsi di specializzazione/regionali – e d’altro canto docenti, tutor, education providers e infine istituzioni), con definizione e integrazione dei curricula in base alle competenze di innovazione e digital health previste per il profilo professionale di destinazione.
D. ALVARO
A. PARENTE
M. MONTORSI
G. PANINA
G. CASATI
E. SANTORO
A. E. TOZZI
G. VENTRE
N. MARINO
I dati sanitari dei cittadini non servono solo per la cura del singolo e la prevenzione: sono uno strumento fondamentale per la ricerca.
Il governo dei dati sanitari, per il bene comune, deve rientrare tra le nuove missioni principali del SSN, come la cura e la prevenzione.
Proposta: Ecosistema integrato con una infrastruttura di raccolta dati distribuita su tutto il territorio nazionale, che integri e analizzi dati clinici, genomici, e provenienti da banche dati amministrative.
D. PEDRESCHI
A. FUSACCHIA
E. CAIANI
F. PELAGALLI
A. NICITA
B. CAPUTO
L. BOLOGNINI
F. CABITZA
S. PILLON
G. ZUNINO
M. PRATELLESI
D. HUYSKES
1) Creare un modello condiviso per l’erogazione dell’assistenza e delle cure domiciliari, basato sulla valorizzazione delle opportunità offerte dalle tecnologie, al fine di apportare benefici reali in termini di qualità della vita ed efficacia dell’intervento.
2) Sostenere la digitalizzazione dei flussi informativi, al fine di consentire ad ogni ASL di rilevare in tempo reale i dati clinici di interesse e condividerli con gli attori coinvolti, oltre che con il SSN.
3) Approfondire e validare il modello sulle persone anziane non autosufficienti, bambini, giovani e adulti diversamente abili e con fragilità, insieme all’assistenza psicoterapeutica per la cura delle degli stati ansiosi, delle depressioni e dei disturbi post traumatici da stress.
F. FEDELI
V. FEDELI
A. GAUDIOSO
M. BENTIVOGLI
D. LAZZARI
M. MAGATTI
E. SPERONI
D. TILOTTA
G. CASTIGLIEGO
P. MAMONE
Istituire un «Diario di Bordo» con la tracciatura delle attività previste o svolte per/da/con la persona assistita, specificando chi le esegue e per quale problema di salute.
«Diario di Bordo» sarà all’interno del Dossier Sanitario, che è lo strumento che per legge raccoglie i dati della persona all’interno di una Azienda Sanitaria, affiancando il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
«Diario di Bordo»:
N. MOSTARDA
A. IANARO
F. BLASI
M. CEREDA
PADRE P. BENANTI
P. C. FRANZONE
R. RAGO
G. NOTTURNI
A. ROSSI MORI
E. SCHENARDI
W. MARROCCO
R. FATARELLA