Per chi ha più di 55 anni e si trova senza lavoro, vi è una concreta possibilità di ottenere un sostegno economico attraverso l’Assegno di Inclusione, misura introdotta per supportare le persone e i nuclei familiari in condizione di fragilità economica e sociale. Questo strumento è riservato a diverse categorie, tra cui chi ha compiuto almeno 60 anni, ma anche ai disoccupati over 55 che convivano con familiari che soddisfino altri requisiti come disabilità o presenza di minori. Si tratta di un beneficio strutturato per aiutare il reinserimento sociale e lavorativo, offrendo una copertura uniforme su tutto il territorio nazionale.
Requisiti anagrafici e familiari
Il primo aspetto da considerare è la struttura del nucleo familiare. L’Assegno di Inclusione può essere richiesto da:
- Chi appartiene a un nucleo familiare in cui vi è almeno un componente con 60 anni di età.
- Il richiedente stesso, se è over 60, può accedere direttamente al beneficio.
- Le famiglie in cui siano presenti persone con disabilità, minori, oppure persone in condizioni di svantaggio certificate dai servizi sociosanitari territoriali.
Per gli over 55 senza lavoro, il diritto al beneficio passa principalmente attraverso la presenza nel nucleo di una delle condizioni sopra citate. Ad esempio, un adulto di 55 anni disoccupato che vive con il coniuge sopra i 60 anni, oppure con un figlio minore, può rientrare tra i beneficiari. È importante sapere che questi requisiti vengono valutati alla data di presentazione della domanda e possono essere aggiornati ogni anno.
I requisiti economici, patrimoniali e di residenza
Dal punto di vista economico, l’accesso all’Assegno di Inclusione è regolato da parametri controllati tramite l’attestazione ISEE:
- L’ISEE del nucleo familiare non deve superare 10.140 euro all’anno, soglia aggiornata per il 2025 in seguito alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio.
- Il reddito familiare annuo deve essere inferiore a 6.500 euro, moltiplicato per il valore della cosiddetta “scala di equivalenza ADI”.
- Il patrimonio immobiliare (esclusa la casa di abitazione) non deve essere superiore a 30.000 euro e quello mobiliare a 150.000 euro.
Sul piano della residenza, il richiedente deve:
- Essere residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 continuativamente.
- Avere cittadinanza italiana o europea, o, se cittadino di Paesi terzi, essere titolare di permesso di soggiorno UE per lungo periodo o status di protezione internazionale.
Non possono ottenere l’assegno le persone sottoposte a misure cautelari, con condanne definitive negli ultimi dieci anni, oppure i nuclei in cui la disoccupazione sia conseguente a dimissioni non giustificate negli ultimi 12 mesi.
Procedura di presentazione della domanda
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, è necessario seguire una procedura definita dal sistema nazionale. La domanda può essere presentata:
- Telematicamente, attraverso il sito INPS accedendo all’apposita sezione servizio.
- Presso i CAF o i Patronati, che forniscono assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio.
Prima di iniziare, è necessario essere in possesso di:
- L’attestazione ISEE aggiornata e in corso di validità.
- I documenti relativi alla composizione del nucleo familiare e alla situazione patrimoniale.
- Il codice fiscale e un documento di identità valido.
Dopo l’invio, il sistema verifica il possesso di tutti i requisiti. La novità introdotta negli ultimi anni riguarda la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa): il richiedente deve iscriversi e sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale. Questo patto rappresenta l’impegno a partecipare attivamente alle iniziative di politica attiva del lavoro e formazione che verranno proposte.
La decorrenza del pagamento dell’assegno avrà luogo dal mese successivo alla sottoscrizione di tale patto. È previsto un periodo di erogazione massimo di diciotto mesi continuativi, prorogabili dopo una sospensione di un mese per ulteriori dodici mesi.
Obblighi, importo e vantaggi per gli over 55
Una delle caratteristiche dell’Assegno di Inclusione è la richiesta di partecipazione attiva da parte del beneficiario. Gli over 55 senza occupazione saranno chiamati:
- A iscriversi al sistema di inclusione sociale e lavorativa.
- A prendere parte a percorsi di formazione, orientamento o reinserimento lavorativo, organizzati dal Centro per l’Impiego e dagli enti accreditati.
- Ad accettare offerte di lavoro congrue proposte dalle strutture competenti, salvo situazioni di salute o impedimenti certificati.
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare la decadenza dal diritto al beneficio, salvo casi motivati e documentati. Inoltre, la misura è compatibile con lavori a basso reddito o attività occasionali, purché questi non facciano superare i limiti imposti per ISEE e reddito.
L’importo riconosciuto varia in base alla composizione del nucleo familiare e ai parametri economici individuali:
- Per nuclei senza minori ma con over 60, il parametro di scala di equivalenza aumenta (+0,4 per ogni componente oltre i 60 anni), incrementando l’importo spettante.
- L’assegno può raggiungere un massimo di 8.190 euro annui per nuclei con over 67 o persone con disabilità grave.
- Chi vive in affitto può richiedere una ulteriore integrazione fino a 10.140 euro annui, in base al canone registrato.
Oltre alla prestazione economica, chi riceve l’assegno viene accompagnato in un percorso che favorisce il reinserimento sociale, l’accesso o il ritorno al mondo del lavoro, oppure l’avvio di percorsi di formazione adatti per le fasce di età più avanzate.
La riforma degli ammortizzatori sociali e l’introduzione di strumenti come l’Assegno di Inclusione puntano a sostenere chi ha perso il lavoro e si trova in una fascia di età critica per la ricollocazione, valorizzando la formazione e il sostegno personale. Per chi ha superato i 55 anni e cerca nuove opportunità, questo strumento può rappresentare un importante punto di partenza, sia per la sicurezza economica sia come incentivo allo sviluppo di nuove competenze. Nell’attuale scenario economico e sociale, la misura si conferma come una risposta concreta alle esigenze di chi si confronta con la disoccupazione nella maturità, offrendo un supporto mirato e un percorso personalizzato di rilancio.








